Il realismo dell’utopia
Dieci anni di Parco
Sulle orme di San Benedetto
Un Parco per l’Europa
La nuova gestione
delle Case del Parco
Aperto al pubblico il Centro
di Documentazione
della Mediateca dei Sibillini
La Carta Europea
del Turismo Sostenibile
Il Piano di interpretazione ambientale
Un progetto per
l’agricoltura sostenibile
L’agricoltura biologica
La reintroduzione
del pino mugo
e dell’abete bianco
Un premio d’oro
per la biodiversità
Il lupo nel Parco Nazionale
dei Monti Sibillini
Criteri per la protezione
del bestiame domestico
Un Parco per tutti:
il sogno diventa realtà
La sentieristica del Parco
I calendari del Parco
I quaderni scientifico-divulgativi
Notizie in breve
L’educazione ambientale
per ogni stagione
Amandola: l’isola inglese
Pievebovigliana:
il restauro di Palazzo Fani
Interventi del Parco
Dieci anni di progetti in sintesi
Sibillina e Berenice5/span>
Criteri per la protezione del bestiame domestico

Per una efficace protezione del bestiame domestico è necessario che:
- le greggi non superino i 500 capi
- il bestiame sia radunato nel tardo pomeriggio e portato in stalla o
recintato in aree aperte con recinti adeguatamente elettrificati (almeno
4.500-5.000 volts) e con la presenza di cani da guardiania, possibilmente
all'interno dei recinti stessi
- le recinzioni elettrificate garantiscano una superficie di almeno 20 m2/capo, cosicchè da contenere l'ondata di spavento del gregge
- ci siano almeno 2 cani da guardiania ogni 100 capi, alcuni dei quali
dotati di collare antilupo
- i cani da guida siano controllati mediante catena durante le ore notturne
- per il ricovero notturno dei bovini e degli equini si utilizzino stalle o
recinzioni fisse con rete metallica di altezza di 2 m e staffa apicale a 45°
verso l’esterno con due fili elettrificati o quattro fili di ferro spinato
o recinzione di fili elettrificati di almeno 1,60 m di altezza
- i vitelli ed i puledri pascolino custoditi con cani da guardiania o in
recinti elettrificati
- i territori di pascolo siano individuati in modo da evitare le aree boscate
o altamente cespugliate
- le carcasse degli animali domestici siano prontamente rimosse e mai
abbandonate sui terreni di pascolo o nei pressi delle stalle. La presenza
di carcasse sul territorio, spesso considerata come un elemento in grado
di attenuare il fabbisogno alimentare dei predatori e quindi ridurre la loro
tendenza a compiere ulteriori predazioni, può, al contrario, produrre
risultati opposti nel lungo termine. Infatti, da una parte favorisce processi
di abitudini alimentari e dall'altra fornisce forti punti di attrazione nei pressi
delle zone di pascolo, aumentando la probabilità d'incontro tra lupi e
bestiame. Da studi condotti in Nord America è stato accertato come la
presenza di carcasse sui pascoli rappresenti un fattore che predispone
il lupo alla predazione del bestiame domestico.


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